Versione MKII del sintetizzatore digitale con tastiera 37 tasti (sensibili alla velocity) basato sulle tecnologie di sintesi sonora Wave Sequencing 2.0 e vettoriale, potenziato con ben 96 voci di polifonia. Preset: 261 Performance,799 Program e 1042 Wave Sequences.
La serie KORG wavestate rappresenta l'evoluzione del sintetizzatore digitale wavestate basato sulla sintesi vettoriale, un performante motore sonoro che riunisce Wavesequencing 2.0, Wavetable, Sample Player con una Sample library interna di vari GB e 4 GB di memoria aggiuntiva su è possibile caricare i propri campioni personali; multi-timbrico con 4 Layer indipendenti anche per gli effetti, filtri multimodo, con ampie possibilità di modulazione, utilizza la tecnologia Smooth Sound Transition per il passaggio tra i suoni senza interruzioni.
I modelli della serie wavestate
- Wavestate Mk II : Evoluzione del modello wavestate già esistente, con l’originale struttura mini dotato di tastiera 37 tasti semi pesata di dimensioni normali, con polifonia 96 voci stereo e una ottimizzazione generale del sistema.
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- Wavestate SE: modello con tastiera 61 tasti di dimensioni standard semi pesata con aftertouch, con un cabinet realizzato in metallo con finitura colore nero, robusto e durevole, resistente alle sollecitazioni della vita in tour, lo strumento viene fornito con una elegante custodia rigida dedicata
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- Wavestate SE Platinum: come il modello precedente adotta una tastiera passo standard 61 tasti semi pesata con aftertouch, ma è a tiratura limitata con cabinet realizzato in alluminio e finitura colore silver (argento), dai fianchi in acciaio dal risultato estetico molto elegante ed originale; lo strumento viene fornito con una elegante custodia rigida dedicata.
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Nuovi suoni per la serie wavestate
Tutte le 246 Performance della libreria interna sono state aggiornate. 485 Program su un totale di 756 sono stati aggiornati, sono state inoltre introdotte 15 nuove Performance e 43 nuovi Program. L’aggiornamento timbrico riguarda sia wavestate mk II che wavestate SE/Se Platinum. I nuovi suoni possono essere caricati anche sulla wavestate originale.
Nota: l’incremento della polifonia determinato dal nuovo hardware della serie wavestate, non è disponibile sulla wavestate originale
La storia della sintesi vettoriale e Wavesequencing
La sintesi vettoriale è stata introdotta per la prima volta in un sintetizzatore digitale di ampia diffusione da KORG nel 1990 con la leggendaria Wavestation. Questo tipo di sintesi veniva incontro all’esigenza di superare i limiti dalla tecnologia “wavetable” dell’epoca che imponeva sui sintetizzatori digitali l’uso di memorie dalle dimensioni molto contenute (sull’ordine di qualche MegaByte), di conseguenza sample corti e Loop molto brevi. Questi strumenti, comunque, grazie all’abilità dei sound designer erano in grado di produrre sonorità di grande impatto timbrico, anche se piuttosto statiche da punto di vista dinamico. La soluzione geniale introdotta con la sintesi vettoriale era quella di riprodurre al posto di una singola wave, una loro sequenza nel tempo detta wavesequence, controllata dalla velocità del tempo BPM. A questo si aggiungeva la possibilità di usare più wavesequence contemporaneamente, modulando i loro parametri con i movimenti di un apposito Vector Joystick. Questi elementi sommati fra loro generavano suoni animati e in continua evoluzione, tutt’ora validi per carattere timbrico e riconoscibilità.
La struttura della serie wavestate
La sintesi vettoriale è stata introdotta per la prima volta in un sintetizzatore digitale di ampia diffusione da KORG nel 1990 con la leggendaria Wavestation. Questo tipo di sintesi veniva incontro all’esigenza di superare i limiti dalla tecnologia “wavetable” dell’epoca che imponeva sui sintetizzatori digitali l’uso di memorie dalle dimensioni molto contenute, sull’ordine di qualche MegaByte, di conseguenza sample corti e Loop molto brevi. Questi strumenti, comunque, grazie all’abilità dei sound designer erano in grado di produrre sonorità di grande impatto timbrico, ma sempre piuttosto statiche da punto di vista dinamico. La soluzione geniale introdotta con la sintesi vettoriale era quella di riprodurre al posto di una singola wave, una loro sequenza nel tempo detta wavesequence, controllata dalla velocità del tempo BPM. A questo si aggiungeva la possibilità di usare più wavesequence contemporaneamente, modulando i loro parametri con i movimenti di un apposito Vector Joystick. Questi elementi sommati fra loro generavano suoni animati e in continua evoluzione, tutt’ora utilizzati per carattere timbrico e riconoscibilità.
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La Wave Sequencing 2.0
La nuova Wave Sequencing 2.0 elimina il senso di ripetitività delle wavesequence, questa infatti può elaborare separatamente parametri come la velocità del tempo, la sequenza dei Sample, e la loro altezza (pitch). Ognuno di questi elementi si sviluppa temporalmente attraverso il rispettivo “Lane”, rappresentato sul display come una traccia di editing con parametri quali: il numero di step, i punti di partenza, di fine e di Loop. Ogni volta che una sequenza viene eseguita i “Lane” si combinano tra loro per produrre il suono in uscita. I punti di inizio, di fine e di Loop di ciascun Lane possono essere modulati da sorgenti come: velocity, LFO, inviluppi, potenziometri Mod o altri controlli, sui vari Lane è inoltre possibile ad ogni esecuzione randomizzare l’ordine degli Step, con la possibilità di intervenire in tempo reale sul loro Range. E per finire ogni step può essere escluso in modo casuale dall’esecuzione, impostando opportunamente il parametro probability. I quattro arpeggiatori di wavestate possono infine interagire con le Wave Sequence ampliando ulteriormente le possibilità timbriche e ritmiche di questo sintetizzatore digitale.
Gli effetti DSP di Wavestate
I synth della serie wavestate possiedono una catena effetti d'altissima qualità, fino a 14 FX contemporanei. Ogni Layer dispone di FX 3 Slot dedicati a cui, all’interno della Perfomance, si aggiungono un riverbero Master e un Eq. parametrico. È possibile selezionare gli effetti da un ampio elenco che include processori più tradizionali come: compressori, equalizzatori, phaser, stereo delay, o quelli dal carattere più distintivo come: Wave Shaper, Talking Modulator, Reverse Delay, Multiband Mod Delay, Overb (derivato dalle workstation KRONOS e NAUTILUS), simulatori di amplificatori VOX, VOX wah, Tape Echo a testine multiple e una collezione di pedali per chitarra tra i più noti ed usati.
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Il carattere timbrico di wavestate
I Synth della serie wavestate sono in grado di generare timbri particolarmente ricchi e complessi sovrapponendo in Layer fino a 4 diversi Program all’interno di una Performance; è anche possibile il loro controllo individuale tramite 4 diversi canali MIDI. Ogni 4 Layer possiede una catena di processing indipendente con: filtro, inviluppi, LFO, effetti e un arpeggiatore. L’inviluppo e il joystick vettoriale possono mixare i Program (le singole voci) dei 4 Layer e anche modulare ulteriori parametri. Wavestate è il partner ideale per i musicisti che operano nell’ambito delle colonne sonore e dei commenti musicali, con il minimo sforzo di programmazione è possibile ottenere suoni estremamente, animati, cinematici, dinamici, ma dal carattere sempre naturale; spettacolari i Pad di grande presenza e densità, irrinunciabile per i caratteristici suoni dalla predominante componente ritmica.
Set List e Smooth Sound Transition transizione tra i suoni senza interruzioni
Le Set List organizzano a seconda delle proprie esigenze l’ordinamento delle Performance di wavestate per accedervi immediatamente durante i concerti Live o le prove, la tecnologia Smooth Sound Transition consente il passaggio continuo e senza interruzioni, tra le risorse sonore effetti inclusi, per esecuzioni omogenee, senza fastidiosi blackout.
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