ARP


ARP: Sintetizzatori Analogici

I sintetizzatori ARP sono da sempre apprezzati da tutti i musicisti per il loro suono dalla carica fortemente innovativa. I modelli classici, prodotti dagli anni '60 agli anni '80, hanno avuto un impatto enorme sulla storia dei sintetizzatori e sulla musica in generale. Ad oggi, ARP continua a essere ricordato come uno dei grandi marchi di sintetizzatori.

La compagnia ARP Instruments Inc. è stata fondata nel 1969, con base nello stato del Massachusetts negli U.S.A, il nome deriva dalle iniziali di uno dei fondatori Alan Robert Pearlman, gli altri componenti della società erano Lewis G. Pollock e David Friend.

Quell'epoca era dominata da giganteschi sintetizzatori modulari, difficilissimi da usare e dagli oscillatori dall'accordatura instabile. L'ARP decise di sviluppare un tipo oscillatore altamente stabile dedicando quindi gli sforzi principali della propria ricerca e sviluppo al raggiungimento di questo obiettivo.

Il modello sviluppato all'inizio è stato l'ARP 2500, un grande sintetizzatore modulare. Il design su questo modello utilizzava un gran numero di interruttori a matrice, posizionati sopra e sotto le manopole e gli interruttori del pannello, sostituendo in questo modo i cavi "patch" utilizzati su strumenti simili dagli altri produttori dell'epoca. Questa strategia unica di progettazione ha eliminato i complessi grovigli di cavi che oscuravano il pannello. Grazie alla ricerca di ARP, l'accordatura di questo strumento era estremamente stabile e il 2500 divenne un prodotto di successo come strumento di ricerca per le università. Apparve anche nel film "Incontri ravvicinati del terzo tipo" (1977), come dispositivo utilizzato per comunicare con il veicolo spaziale alieno.

A questo primo modello ne seguirono altri i cui nomi e i cui suoni sono rimasti in tutte le maggiori hit musicali del periodo:

ARP 2600 (1971)

Un synth di medie dimensioni, molto più compatto dell'ARP 2500, più portatile e ancora più facile da programmare. Possedeva un'architettura con 3 VCO, in cui ogni modulo era collegato internamente ed i cavi patch interrompevano le connessioni interne, consentendo comunque la produzione di suoni estremamente complessi. Le sue estese possibilità di programmazione gli hanno fatto guadagnare un posto di tutto rispetto sia  in ambito didattico, che musicale grazie al suo impiego in numerose registrazioni, attirando l'attenzione di musicisti del calibro di Stevie Wonder e Joe Zawinul; e nella produzione di musica per film, l'esempio più noto è la voce di R2-D2 nel film "Star Wars" creata appunto usando un ARP 2600!

ARP ODYSSEY (1972)

ARP Odyssey un sintetizzatore duofonico con due VCO, riconoscibile per il suo timbro, e la versatilità di programmazione, caratteristiche non facilmente disponibili su altri piccoli sintetizzatori dell'epoca. Con funzioni e opzioni di modulazione come: Oscillator Sync, Sample & Hold, Pulse Width Modulation, High-Pass Filter, e due tipi di generatore di inviluppo, si poneva su un piano decisamente all'avanguardia rispetto alla concorrenza.

La rinascita di ARP: MADE BY KORG

Come giù detto ARP ha influenzato notevolmente lo sviluppo e la diffusione dei sintetizzatori ed è stata protagonista nella nascita di numerosi stili musicali. Tuttavia, nonostante il successo e la produzione di numerosi modelli classici, questa leggendaria azienda chiuse purtroppo le sue porte nel 1981.

Nel 2015 tuttavia, il noto brand di sintetizzatori giapponese KORG ha rilanciato il marchio ARP a livello mondiale, con la collaborazione di David Friend uno dei suoi soci fondatori. Grazie alla sua consulenza KORG ha riportato in vita, e sul mercato l'iconico sintetizzatore ARP Odyssey; mentre ora nel 2020 si celebra l'uscita dell'altro sintetizzatore storico di ARP, il tanto atteso ARP 2600, riproposto fedelmente in ogni dettaglio.

I sintetizzatori ARP sono stati una delle fonti principali di ispirazione per tutta la musica prodotta tra gli anni 70 ed 80, grazie alla versatilità e al timbro immediatamente riconoscibile, questi strumenti sfidando il passare del tempo sono ancora in grado di supportare le produzioni musicali odierne e future.

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